La federazione svolge un ruolo di tutela della categoria professionale e dell’intervento di mediazione familiare oltre alla funzione di rappresentanza e politica che la Federazione può svolgere per i singoli mediatori familiari iscritti ad una delle Associazioni federate. Ciascun mediatore familiare si riconosce nella propria Associazione di appartenenza ed ha in essa il suo primo riferimento ed interlocutore, così come – attraverso l’iscrizione ad una Associazione di Mediatori Familiari – non solo gode di tutele e garanzie, ma appartiene ad una comunità professionale.

Tra i motivi che hanno condotto i Presidenti delle Associazioni ora federate a fondare la F.I.A.Me.F. nel 2016 si ritrovano: la condivisione di alcuni principi basilari riferiti alla mediazione familiare, la condivisione della l. 4/2013, dell’iscrizione dell’Associazione nell’Elenco del Ministero dello Sviluppo Economico (MISE) – sez. 2, del riconoscimento della necessità di un coordinamento tra associazioni e tra mediatori familiari.

Coordinamento quale modalità che permette di acquisire maggiore forza, visibilità e che promuove l’appartenenza ad una comunità di mediatori familiari allargata che si può arricchire professionalmente attraverso il dialogo e il confronto.

Il CD della Federazione è consapevole che in alcune realtà territoriali azioni di coordinamento e di confronto sono state avviate da tempo e si realizzano attraverso Tavoli di coordinamento, proposte agli interlocutori politici avanzate attraverso i Mediatori Familiari di una delle Associazioni federate e sostenute dalla F.I.A.Me.F. che ne diviene l’interlocutore politico mediante la promozione di seminari o corsi di sensibilizzazione coordinati.

Alcune di queste attività sono orami radicate nel territorio regionale e sono il frutto di un lungo lavoro portato avanti da mediatori familiari lungimiranti ai quali siamo grati.

La lungimiranza sta nell’aver creduto che la complessità nel nostro intervento, delle istituzioni e del sistema sociale possa essere maggiormente affrontata non in solitudine, ma nel confronto, attraverso il coordinamento delle azioni per non disperdere energie e raggiungere una maggiore incisività con le istituzioni o le amministrazioni pubbliche.

La F.I.A.Me.F., quale interlocutore con le diverse istituzioni e amministrazioni pubbliche relativamente alle azioni tese alla sensibilizzazione e divulgazione della mediazione familiare (convegni, seminari), nonché alla promozione di interventi coerenti con i principi cui le Associazioni federate aderiscono (linee guida, costruzione di protocolli) intende esercitare questa funzione:

a. direttamente con la promozione di giornate di sensibilizzazione e divulgazione della mediazione familiare attraverso Convegni o Seminari F.I.A.Me.F., con la partecipazione a Tavoli di lavoro interistituzionali o mediante la promozione di Protocolli ecc.;

b. indirettamente, a supporto delle azioni promosse dalle singole Associazioni federate e dai Soci appartenenti alle stesse.

La F.I.A.Me.F., consapevole delle differenze territoriali, intende:
1. sollecitare i mediatori familiari al mantenimento del coordinamento laddove esistente e, nei territori in cui questo è già praticato, nel caso di nuove attività ribadire che i mediatori familiari delle Associazioni federate sono tenuti a coordinarsi il più possibile;
2. nei territori in cui il mediatore familiare si trova maggiormente a lavorare in solitudine, la Federazione invita lo stesso mediatore familiare ad usufruire del Coordinamento della Federazione che può sostenere azioni, creare sinergie al fine di non disperdere energie e raggiungere una maggiore efficacia.

La Federazione crede fermamente che azioni sinergiche e coordinate, il potersi presentare come F.I.A.Me.F., rappresenti un valore aggiunto per i mediatori familiari relativamente alle diverse attività che intendono promuovere sul territorio. È in questa ottica di condivisione, di rappresentanza che sono state condotte dalla F.I.A.Me.F. azioni complesse le quali hanno permesso il raggiungimento di azioni di sistema importanti quali, ad esempio, la manutenzione dell’Atlante del Lavoro e delle Professioni con la revisione e l’adeguamento del Servizio di Mediazione Familiare, nonché il riconoscimento della figura del mediatore familiare quale professionista con elevata expertise (Codice Istat CP 2011 2.5.3.2.1.)