Il corso, primo nel suo genere in Italia, mira alla specializzazione nella gestione delle controversie originate dalla sottrazione internazionale di minori, in considerazione delle specificità insite in questo tipo di situazione, e più in generale delle controversie familiari con elementi di internazionalità.
La composizione di un conflitto familiare di tale intensità da sfociare in una sottrazione internazionale comporta infatti difficoltà aggiuntive e diverse da quelle insite nella consueta attività svolta tanto dagli avvocati quanto dai mediatori familiari non specializzati in questo specifico ambito.
Innanzitutto, le parti si trovano -per definizione- in Stati diversi, Stati che possono corrispondere il più delle volte ai loro stessi Paesi di origine e che non di rado esprimono culture giuridiche, sociali e ambientali molto differenti.
In secondo luogo, i tempi ordinari del percorso canonico di mediazione familiare devono essere adattati a un quadro giuridico, quale quello sottrattivo, che impone all’autorità giudiziaria di pronunciarsi sulla domanda di ritorno del minore in tempi brevissimi (sei settimane) e richiedono quindi tecniche, obiettivi e modalità diversi da quelli tradizionali.
Infine, la finalità stessa della mediazione nei casi di sottrazione internazionale è parzialmente diversa da quella sottesa a più consuete pratiche mediatorie, dovendo principalmente concentrarsi sulla questione del ritorno o meno del minore.
Il mediatore esperto di sottrazione internazionale deve dunque possedere e padroneggiare conoscenze e abilità specifiche che, pur essendo sempre basate sui generali strumenti e sulle tecniche applicate nella più consueta prassi mediatoria, riguardano aspetti tecnici particolari e specialistici.
D’altro canto, il ricorso a mediatori familiari specializzati in sottrazione internazionale diviene oggi sempre più pressante e necessario alla luce delle novità introdotte dal nuovoRegolamento (UE) 2019/1111 (c.d. “Bruxelles II ter”) che impone all’autorità giudiziaria di “invitare le parti a valutare se siano disposte a ricorrere alla mediazione”, in ogni fase e stato del procedimento.
In tale prospettiva al termine del corso, è prevista la presentazione di un Protocollo di intesa, firmato dall’Autorità centrale presso il Ministero della giustizia e gli enti preponenti il corso di formazione, per la predisposizione dell’elenco di mediatori specializzati cui fare ricorso nei casi di mediazione nelle controversie relative a sottrazioni internazionali di minori.
Il corso costituisce inoltre uno degli obiettivi del progetto europeo “EJNita2.0”, coordinato dal Ministero della giustizia.
Il corso adotterà una metodologia partecipativa, che valorizzi l’esperienza dei partecipanti. Le sessioni frontali si alterneranno allo studio di casi pratici e giochi di ruolo al fine di valorizzare l’esperienza dei partecipanti. L’organizzazione avrà cura di trasmettere ai partecipanti tutta la documentazione di supporto.
All’esito del corso verrà redatto un Vademecum contenente linee-guida e indicazioni operative per il mediatore familiare transfrontaliero e per l’Autorità centrale, nonché per l’Autorità giudiziaria competente, in attuazione dell’obbligo di informazione alle parti circa la possibilità di intraprendere un percorso di mediazione.
Tutoring e supervisione verranno svolte da REUNITE, che offrirà inoltre a tutti i partecipanti una formazione permanente. Il corso si terrà in inglese e in italiano; per la formazione in lingua inglese è prevista la traduzione simultanea all’italiano.
Il corso è strutturato in due moduli, ciascuno di 5 giorni, per un totale di 64 ore di formazione in presenza.
Il primo modulo è dedicato ai profili preliminari e ai primi strumenti specialistici della mediazione di famiglia cross-border. Si apre con una breve panoramica del quadro giuridico delle norme in materia di sottrazione internazionale di minori.
Verranno richiamate le disposizioni rilevanti della Convenzione dell’Aja del 1980 sugli aspetti civili della sottrazione internazionale di minori, della Convenzione dell’Aja del 1996 in materia di responsabilità genitoriale e di misure di protezione dei minori e del Regolamento (UE) 2019/1111 (c.d.Bruxelles II-ter) in materia di giurisdizione, riconoscimento e esecuzione delle decisioni in materia matrimoniale, di responsabilità genitoriale e di sottrazione internazionale dei minori. Particolare attenzione verrà dedicata ai profili giuridici dei ‘package agreements’, ovvero accordi tra le parti che coprono molteplici aspetti della vicenda familiare.
Seguiranno poi quattro giorni dedicati alle tecniche di negoziazione e di mediazione specifiche, allo scopo di fornire ai partecipanti gli strumenti utili per scoprire e far emergere, anche nell’ambito di un’esperienza familiare di sottrazione internazionale, i possibili obiettivi comuni alle parti e su questi lavorare per pervenire ad un risultato condiviso. La sessione è volta a fornire modelli teorici, indicazioni pratiche, simulazioni indirizzate a trasmettere le più efficienti tecniche di mediazione specializzata.
Seguirà un tirocinio, con una prima fase di osservazione di sessioni di “assessment” (valutazione sulla mediabilità dei genitori che si rivolgono a REUNITE) condotte da REUNITE e inseguito di co-conduzione degli assessment assieme aREUNITE (minimo 10 ore, che possono essere seguite da remoto o in presenza in UK).
Il secondo modulo verte in particolare sui profili strutturali della mediazione (dal consenso alla mediazione sino all’accordo), ivi incluso il coinvolgimento del minore nonché la disamina degli effetti giuridici ed esecutivi della mediazione.
Anche il secondo modulo apre con una ricognizione del quadro giuridico, soffermandosi in particolare sulle condizioni per l’attribuzione di effetti giuridici (ed esecutivi) a un accordo frutto di mediazione in uno Stato, ma che è destinato a produrre i suoi effetti in un altro Stato. Solo una adeguata conoscenza degli strumenti europei e internazionali consente infatti che un accordo elaborato tra le parti possa essere munito di efficacia esecutiva in tutti gli Stati membri dell’UE.
Sul fronte della mediazione, il secondo modulo sviluppa le fasi in cui si articola una mediazione familiare cross-border, guardando all’esigenza che i genitori tengano nella dovuta considerazione i bisogni dei figli, alla gestione del conflitto, nonché ai principi che informano un procedimento “a misura di minore”.
Seguirà la seconda fase di tirocinio con una iniziale osservazione delle sessioni di mediazione condotte daREUNITE, e con successive sessioni in co-mediazione dei partecipanti assieme a REUNITE (minimo 10 ore, in remoto o in presenza in UK, a scelta del partecipante).
La formazione giuridica è coordinata dalla prof.ssa Costanza Honorati e si avvale delle competenze dei membri ICALI e di professionisti del mondo accademico e professionale.
Il team di formatori in mediazione cross-border, coordinato dall’avv. Marzia Ghigliazza (Foro di Milano), è composto da due formatrici centrali (Alison Shalaby e Janet Flawith) e altri tre mediatori esperti di REUNITE – Principale ONG del Regno Unito specializzata in sottrazione internazionale di minori e nel trasferimento di minori in ambito transnazionale, leader trentennale in questo ambito a livello globale – insieme a due mediatrici familiari italiane (Chiara Vendramini e Paola Farinacci), che coadiuveranno gli interventi di esperti nazionali e internazionali provenienti da diverse discipline.
Il corso beneficia della partecipazione del dott. Giuseppe Vinciguerra, Direttore dell’Autorità Centrale presso il Ministero della giustizia, che ne illustrerà il ruolo nel quadro della cooperazione internazionale. Un funzionario dell’Autorità centrale parteciperà ai moduli formativi per garantire il migliore coordinamento con le corrispondenti Autorità centrali straniere sull’utilizzo dello strumento della mediazione.
Il corso è rivolto a 20 mediatori familiari professionisti, con background giuridico o psicosociale, iscritti ad una delle associazioni nazionali di categoria inserite nella Sezione 2 del Ministero delle Imprese e del Made in Italy ai sensi della legge n. 4/2013.
Il corso prevede il rilascio di un attestato di partecipazione e l’inserimento nelle liste di mediatori tenute e pubblicate da REUNITE, nonché in quelle tenute e pubblicate da ICALI, che costituiranno riferimento per l’Autorità centrale e per le autorità giudiziarie, sulla base del Protocollo di intesa siglato tra la stessa Autorità centrale e gli organizzatori del corso, sotto gli auspici del progetto “EJNita 2.0”.
PRIMO MODULO
11 settembre 2023
Ore 14.00 – 18.00
12, 13, 14 settembre 2023
Ore 9.30 – 13.00 / 14.30 – 18.00
15 settembre 2023
Ore 9.30 – 13.00
SECONDO MODULO
5 febbraio 2024
Ore 14.00 – 18.00
6, 7, 8 febbraio 2024
Ore 9.30 – 13.00 / 14.30 – 18.00
9 febbraio 2024
Ore 9.30 – 13.00
Università degli Studi di Genova
Albergo dei Poveri
Piazzale Emanuele Brignole, 2, 16136 Genova.
Su richiesta, saranno fornite informazioni su alloggi convenzionati.
1.200,00 euro per l’intero corso, da corrispondersi in due tranche.
I soci F.I.A.ME.F. usufruiranno di una quota agevolata di 960,00 euro (sconto del 20%).
I mediatori e le mediatrici interessati sono pregati di inviare la loro manifestazione di interesse, insieme ad un curriculum vitae, entro il 15 luglio 2023, al seguente indirizzo e-mail:
serviziosociale@defenceforchildren.it
Per ulteriori informazioni: serviziosociale@defenceforchildren.it